Castello nei pressi di Mercato San
Severino, in provincia di Salerno
Il castello di Mercato
San Severino, in provincia di Salerno/ Το κάστρο της αγοράς
του Αγίου Σεβερίνο, στην επαρχία του Σαλέρνο
Non lontano dal campus universitario di Fisciano sorge, sulla vetta di un
monte, un bellissimo castello che vale la pena andare a vedere: il castello dei
Sanseverino.
Il castello ha una bellissima cinta muraria, ben conservata; la sua
struttura ricorda quella della vicina Avella, di cui abbiamo parlato in un
precedente post, e sulla vetta del monte, si nota il maschio, ossia il nucleo
principale della struttura militare.
Come nasce questo castello?
La vallata in cui sorge era zona di traffici: la direttrice che va da
Sarno a Salerno, in questo punto, confluisce con la strada che conduce dalle
vallate irpine verso Salerno; inoltre siamo nei pressi dei confini occidentali
dell'appennino (ad ovest, a una decina di chilometri, si apre la piana Campana;
ad est, ci sono i massicci del Terminio). Ragion per cui, la zona è strategica
per l'impianto di un castello. Ci penseranno i Longobardi, nel VII secolo dopo
Cristo, ad edificarne il primo nucleo; e sotto il dominio normanno, nel secolo
XI, si svilupperà un centro urbano intorno.
Tratto delle mura, col nucleo
centrale del castello in vetta
Coloro che svilupperanno tale villaggio, saranno gli esuli della
distrutta Rota, città che si trovava a valle. La vocazione commerciale degli
abitanti, spingerà a chiamare il centro urbano col nome di "Mercato".
Nei secoli successivi, il castello
verrà acquistato dalla famiglia Sanseverino, che ne farà la propria roccaforte.
Le mura di cinta del paese raggiungeranno la lunghezza di 350 per 450 metri, si
svilupperanno una piazza d'armi, attualmente nei pressi del mastio del
castello, ed una cappella, ancora in parte esistente, in cui si dice, sostò San
Tommaso d'Aquino in persona prima di morire. Infatti, la castellana, era
sorella dell'illustre personaggio storico.
Mappa del sito. A nord è visibile il
mastio e la vicina piazza d'armi; a sud e a ovest, i tratti di mura meglio
conservati
L'ultimo Sanseverino partecipò alla congiura dei baroni. Venendo sventata
dagli Aragonesi, egli fu ucciso; di conseguenza il castello, con l'annesso
paese, cadde in rovina e fu abbandonato. Nonostante tutto, parte del mastio e
le mura, sono ancora ben conservate: le torri sono ancora ben visibili, tanto
che il castello, dall'autostrada Caserta-Salerno, domina ancora la vallata che
sorvegliava.
Tratto meridionale delle mura,
ancora perfettamente conservato nonostante i secoli
Le costruzioni interne invece, sono andate in gran parte perdute,
seguendo, in un certo senso, la sorte del castello di Avella.
Il castello dei Sanseverino, insieme
agli altri castelli, è la testimonianza di quanto questa zona della Campania
fosse strategica nel medioevo, e di come il sud Italia abbia un vasto
patrimonio architettonico medievale da sfruttare, sia per conoscere il nostro
passato, sia per valorizzare luoghi ormai abbandonati.
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